“Continua in Italia la delegittimazione, tramite il mancato riconoscimento legale, la deinformatizzazione e il lavoro a cottimo. Dopo gli appelli andati inascoltati all’ex ministro della giustizia, ora è il momento di agire”. Commenta così l’europarlamentare della Lega Alessandra Basso che, insieme ad altri colleghi, ha firmato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere alle istituzioni europee di tutelare i diritti dei giudici onorari, specialmente per quanto riguarda la loro mancata stabilizzazione.
“La legge deve celermente offrire a questa categoria il rispetto che merita”, continua Basso che poi rimarca come la situazione non sia cambiata rispetto ad alcuni mesi fa quando “il lavoro a cottimo, unito alla chiusura delle udienze in presenza e alla scarsa informatizzazione della categoria ha visto, oltre al relegamento ad un ruolo marginale di un pezzo fondamentale della magistratura, anche un crollo dei compensi di queste figure professionali, a cui come ristoro sono stati concessi solamente i 600 euro”.
“I magistrati onorari”, inoltre, “furono nel primo impianto normativo pensati come ‘affiancatori’ dei magistrati ordinari nelle liti di prossimità, anche se ormai hanno carichi di lavoro e responsabilità pari a quelle dei loro colleghi senza le spettanze e gli onori che spettano loro”.
L’interrogazione, che coinvolge direttamente gli oltre 5mila magistrati onorari ma si estende a tutti gli occupati a tempo determinato, chiede “come la Commissione intenda tutelare i diritti dei giudici onorari in ottemperanza alla decisione dello scorso luglio della Corte di Giustizia Europea e se sia opportuno favorire buone pratiche tra gli Stati membri in tema di lavoro subordinato e a tempo determinato”.
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