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BASSO: “SUI SERVIZI DIGITALI L’UE NON DIMENTICHI I DISABILI”

“Nel Digital Service Act promosso dall’Ue mancano sufficienti e chiari riferimenti al concetto di accessibilità per le persone con disabilità: pari dignità e uguaglianza sostanziale passano anche attraverso la garanzia dell’accessibilità ai servizi digitali. Non ci sono richiami adeguati e specifici ai principi stabiliti dallo European Disability Act e alla Web Accessibility Directive, che, pur applicandosi ai siti web del settore pubblico, dovrebbe per analogia essere applicato anche ai siti privati che offrono servizi a larghe masse di consumatori. Le previsioni normative del Dsa non garantiscono neanche un allineamento rispetto a quanto disposto dalla convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Spesso parliamo di non discriminazione nei confronti dei disabili: è ora di mettere in pratica questo concetto, per non correre il rischio che i servizi digitali, anziché ridurre le discriminazioni, le incrementino. Le persone con disabilità non sono da considerare come cittadini di serie B. Come Lega continueremo a batterci su questo punto, anche coinvolgendo il ministro alla disabilità Erika Stefani. Dall’Ue ci aspettiamo risposte concrete”.


Così Alessandra Basso, europarlamentare della Lega, nel suo intervento durante l’audizione della commissaria Vestager da parte delle commissioni Mercato interno ed Economica.




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